Trentennale della Scuola Estiva delle Donne

(pubblicato su La Cittadella, maggio 2023)

19 maggio 2023: convegno per celebrare i trent'anni della Scuola Estiva delle Donne (Napoli, sede della Regione Campania)

Venerdì 19 maggio, a Napoli, presso la Sala De Sanctis della Regione Campania, si è svolto il convegno per celebrare i trent’anni della Scuola Estiva delle Donne, straordinaria esperienza culturale e sociale nata nel 1993, su iniziativa di un gruppo di attiviste dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, con il fine di studiare e valorizzare la memoria di genere e quella locale.

Come ha operato la Scuola delle Donne in questi trent’anni?

La metodologia seguita, affinata negli anni, si struttura secondo uno schema organizzativo-operativo distinto in più fasi: l’individuazione del luogo di svolgimento della Scuola – un comune campano in possesso di determinati requisiti, tra cui l’indispensabile disponibilità all’incontro, al confronto e alla condivisione; la formazione del gruppo di lavoro, tra giovani studentesse e tutor di maggiore esperienza; l’individuazione delle testimoni anziane, desiderose di raccontare la propria vita che, inevitabilmente, si lega a quella del proprio territorio d’origine.

Spesso, poi, il materiale raccolto diviene oggetto di pubblicazione: l’esperienza morconese del 2019 è racchiusa nel numero della rivista Meridione. Sud e Nord nel Mondo (ed. ESI) dal titolo Luoghi della Memoria. Memoria dei luoghi. Le donne di Morcone ricordano e raccontano, a cura di Laura Capobianco, fondatrice e coordinatrice della Scuola Estiva delle Donne, e della co-coordinatrice Maria Antonietta Selvaggio.

Altra importante testimonianza dell’esperienza nostrana è il video della performance, ispirata e diretta dall’artista lucana Caterina Pontrandolfo, che ha avuto per protagoniste le donne del Centro Sociale Anziani dell’Alto Sannio che, con grande maestria ed emozione palpabile, hanno raccontato frammenti della propria vita familiare e affettiva utilizzando come pretesto narrativo un pezzo del proprio corredo impreziosito dai ricordi.

Il convegno

Il convegno del trentennale della Scuola, partendo dalla constatazione che la Storia delle donne è un’importante e recente conquista, ha celebrato questo importante traguardo condividendo i risultati che hanno dato luogo ad una preziosa raccolta di esperienze di vita quotidiana, sociale, culturale e politica nelle varie località della Campania in cui la Scuola è stata ospitata: intervento dopo intervento, è emerso con chiarezza quanto questo lavoro di analisi, archiviazione, confronto sia stato importante per le tante donne che, grazie all’esperienza vissuta, hanno acquisito maggiore consapevolezza di sé e del proprio ruolo nella società.

Ad aprire i lavori Armida Filippelli, Assessora alla Formazione della Regione Campania; a chiuderli Lucia Fortini, Assessora all’Istruzione della Regione Campania. Nel mezzo, una pluralità di interessanti interventi tra testimoni dirette dell’esperienza e giovani tutor coinvolte. Al convegno, presentato da Laura Capobianco e moderato da Maria Antonietta Selvaggio, erano presenti anche studenti e studentesse del liceo De Carlo di Giugliano che, guidati dagli insegnanti, hanno realizzato un laboratorio sulla Memoria lavorando con le donne anziane a loro più vicine: un significativo esercizio di conoscenza e consapevolezza, reso ancora più importante dalla giovane età dei protagonisti.

Sono intervenuti anche Rossella Del Prete (professoressa dell’Università del Sannio) e il nostro Tommaso Paulucci (presidente dell’Ass.ne Morcone Nostra) che, oltre a riportare interessanti spunti di riflessione, in merito all’esperienza morconese hanno sottolineato, con la loro presenza, quanto sia importante il ruolo degli apripista, dei “facilitatori”, di coloro che creano relazioni e occasioni di confronto prima ancora che l’incontro si realizzi. Trasformandosi, così, in promotori di coesione sociale e sviluppo territoriale. Ruolo prezioso, questo, svolto anche da numerosi altri concittadini – molti dei quali nostri collaboratori – coinvolti nelle attività della Scuola a vario titolo.

Conclusioni

Autorevolezza; indipendenza di pensiero e indipendenza economica; rispetto e riconoscimento dell’altro da sé. E, infine, cura e gratitudine: questi i frammenti più preziosi di un convegno necessario e partecipato, in cui si è sottolineato, tra le altre cose, che solo le donne possono cambiare il mondo.

No, non è una facile frase strappa-applausi: esprime, piuttosto, la consapevolezza – frutto delle riflessioni di un autorevole storico, Guido D’Agostino – che, se il mondo è stato costruito dagli uomini per gli uomini, occorre necessariamente un diverso punto di vista ed un diverso approccio per cambiare ciò che ancora non va.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.