Dawn Chorus e Rito di passaggio, di Alessio Pizzicannella

Rito di passaggio

Dawn Chorus (2022), su Vimeo; Rito di passaggio (2021), ed. Baldini+Castoldi, di Alessio Pizzicannella.

Un film, un libro, un certo fil rouge che li unisce.

Fotografia impeccabile – e magnifica – nell’uno, scrittura elegante e mai banale nell’altro: in entrambi, lo stesso tratto lieve nel raccontare.

I protagonisti sono diversi, le situazioni descritte pure ma c’è un filo rosso che le accomuna, fatto di sensazioni e momenti che non si dimenticano: i ragazzi di Dawn Chorus non li scelgono, vi si trovano immersi e li vivono, insieme: in quei strani giorni impareranno a conoscersi e, soprattutto, a conoscere meglio se stessi.

T, Indy, Mia e Nero, invece, scelgono ogni cosa: i giovanissimi protagonisti del libro vogliono vivere insieme “un’ultima avventura, una vera”, prima che qualcun altro torni a decidere per loro, com’è sempre successo. Un indimenticabile rito di passaggio, appunto, per suggellare un’amicizia, per rimandare l’inevitabile, per diventare grandi.

L’anima del libro l’ho trovata racchiusa in queste righe:“La carta di credito ti porterà nei migliori ristoranti, su voli intercontinentali e in stanze di hotel con viste perfette sul mondo, ma niente avrà più un sapore così intenso. Diventerà tutto un rincorrere quella sensazione provata quell’estate, su quelle rocce, quando anche senza niente avevi già tutto“. Ci si affeziona a quei quattro ragazzini. E poi ci si immedesima, si prova nostalgia, si sorride.

Ora lo sguardo di Alessio si è posato su Napoli, e io attendo curiosa…!

Nel frattempo, buona visione e buona lettura!

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