21 fotografie, 10 scrittori, 1 pandemia.
Immagini e parole per raccontare la pandemia: si può voler fermare nella memoria un anno così drammatico come quello che, faticosamente, ci stiamo lasciando alle spalle?
Sì, forse addirittura si deve.
Per poter apprezzare il ritorno alla bellezza e coltivare la speranza, come suggerisce la curatrice.
E anche, aggiungo io, per poter avere una visione non priva di dolore, paura o amarezza, non edulcorata ma sublimata, altra, finalmente.
Sì, finalmente, perché questo racconto per immagini e parole si contrappone alle troppe storture narrative che hanno reso ancora più asfittico questo nostro surreale presente. Amplia lo sguardo, dona profondità all’orizzonte, e per questo andrebbe somministrato come un vaccino, a quante più persone possibile, per evitare che altri pericolosi “virus del pensiero”, in futuro, prendano ancora il sopravvento.
Dunque, buona lettura!